Benvenuti in un pantheon che non esiste sui libri di storia. Qui, la scultura iperrealista diventa archeologia del presente: volti che riconoscete, che avete amato, che forse vi hanno fatto discutere, ora vi osservano all’eternità della sua rappresentazione.
Non cercate didascalie che vi spieghino chi sono. Questa mostra non è un museo delle celebrità, ma un laboratorio di domande. Ogni scultura è un interrogativo: cosa rende una persona degna di essere scolpita? Perché questi volti, e non altri? Cosa li ha trasformati in icone del nostro tempo? Artisti, rivoluzionari, visionari che hanno fatto del loro linguaggio – una canzone, un’immagine, una parola – un superpotere capace di attraversare generazioni. Figure che hanno riscritto le regole del gioco culturale, sociale, estetico. L’iperrealismo qui non imita la vita: la interroga. Ogni dettaglio – una ruga, uno sguardo, un’espressione – diventa specchio della
nostra epoca, tra memoria collettiva e immaginazione individuale. In questo pantheon alternativo, il mito non appartiene più solo al passato remoto, ma si costruisce nel presente. Ogni scultura è un invito a riflettere su come si formano le leggende contemporanee e su quale eredità stiamo costruendo.
Guardateli negli occhi. Lasciate che vi guardino. E chiedetevi: in questo pantheon del XXI secolo, chi mettereste voi?
Opere esposte a cura di: Valter Casotto e Mec Picello