ELISA D’OSPINA: L’ORGOGLIO CURVY HA UN FASCINO SOCIAL(E)
Da ragazzina nel guardaroba teneva solo abiti che vestono larghi. Poi qualcosa è cambiato: ha iniziato a piacersi, ad andare fiera delle sue forme e a raccontare questa fierezza sui social, con un seguito che oggi cresce a vista d’occhio. Elisa d’Ospina, vicentina classe 1983, modella, scrittrice e presentatrice, porta le sue curve con l’orgoglio di chi ha detto no ai canoni estetici che cannibalizzano il corpo femminile. Di più: ne ha fatto una battaglia, contro l’anoressia e a favore del body positive. Perché ha capito che essere curvy non è soltanto un trend e nemmeno solo un modo di “indossare” la propria fisicità: è uno stile di vita che ha delle responsabilità, può farsi voce di un’umanità ancora troppo insicura, vittima dei pregiudizi di certa moda, trincerata in un passato che continua a riproporsi.
In Rai e sui social (oltre 300mila follower su Instagram) incontra studenti e persone che vogliono combattere il bullismo: non perde occasione di dare dignità alla “morbidezza” in tutte le sue forme. “La moda deve essere accessibile e contrastare ogni discriminazione”, racconta in un’intervista a Chicadvisor. “Bisogna partire dalla scuola: nei pensieri degli studenti c’è una sensibilità spiazzante, mondi che spesso non trovano sfogo”.
Nulla toglie alle abitudini sane (che lei stessa pratica) come l’allenamento o una dieta bilanciata. Ma dietro c’è qualcosa di più: il diritto di piacersi e di piacere. E, se vogliamo, anche il buon uso di un alleato speciale contro chi utilizza la lingua come una spada: l’ironia. Scrive in un post di qualche tempo fa, dove sfoggia un meraviglioso abito rosso e mostra tutta la sua bellezza, autentica e generosa, scrive: “Tutto ciò che vedi è merito dei carboidrati”. Vergogna e inadeguatezza sono uscite dal guardaroba.
Future Vintage Festival – a cura di Superfly Lab | 2022