PIERO PERCOCO

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PIERO PERCOCO, IL FOTOGRAFO BARESE CHE HA STREGATO IL NEW YORKER

L’arcobaleno è sottovalutato. Una frase che è diventata un manifesto, in inglese, “The rainbow is underestimated”. Non solo: è il nome della pagina Instagram (oltre 75mila follower) e del progetto fotografico chiave del pugliese Piero Percoco, classe 1987. Attraverso un “semplice” smartphone Piero ci regala un racconto cromatico a colori vividi, pieno di contesti autentici che rendono eterno l’attimo quotidiano delle vacanze italiane immerse nel mare (di emozioni e contraddizioni) della sua Puglia. Le sue foto di baresi in spiaggia hanno conquistato tutti, e per “tutti” intendiamo anche le pagine del New Yorker.

“Qui nella mia terra sono stato tra i primi a fare questo tipo di foto”, ha raccontato a Rolling Stones, “sarà perché sono chiaro di carnagione e passo facilmente per un turista”. La verità è che le sue influenze hanno portato nei lidi del nostro Sud uno stile americano, fatto di tinte calde e soggetti di un’Italia vera, smaliziata e vibrante. Scenari naturali che non risparmiano neanche la dura realtà degli incendi, sprazzi di tradizione locale e piccoli gesti di ogni giorno sotto il sole di Pane e Pomodoro, “la Coney Island della Puglia” (parole sue) si fondono insieme in un’armonia inedita che il suo libro edito da Skinnerbox ci regala, insieme a scatti degli ultimi 5 anni. Presto disponibile anche il suo ultimo lavoro, “Puglia Cruda”, edito da Studio Cromie: un viaggio in 10 anni di istantanee, dal 2010 al 2021, per immortalare il territorio dove vive e da cui si ispira. Un’arte, la sua, che si muove tra gli scogli, sulla spiaggia, fermando tutta l’umanità che si lascia catturare, è il modo migliore per non sottovalutare l’arcobaleno.

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